Francesco Agello l'uomo del record

Nato a Casalpusterlengo il 27 dicembre del 1902, Francesco Agello conseguì il brevetto di pilota d’aeroplano il 19 gennaio 1924 e quello di pilota militare, su un vecchio SVA della Prima Guerra Mondiale, il 13 aprile dello stesso anno. Il 15 maggio 1928 fece il suo ingresso al Reparto Alta Velo­cità di Desenzano, la speciale unità della Regia Aeronautica destinata a preparare piloti e idrocorsa per la Schneider e per i record di velocità. Inizialmente con il grado di Sergente Maggiore, e poi di Maresciallo, Agello collaudò quasi tutti i tipi di idrovolanti da corsa in uso al Reparto.

Nel 1929 fu tra i membri della squadra italiana che prese parte alla Coppa Schneider. Un anno dopo, nel 1930, Agello partecipò al Giro Aereo d’Italia per aeroplani da turismo, mentre nel 1932 vinse la Coppa Baracca.

Il 10 aprile 1933, sul lago di Garda, si aggiudicò il primato mondiale assoluto di velocità a una media di 682,403 Km orari sull’idrovolante MC.72, dotato di un motore Fiat AS.6 da 2.500 CV.

Poco più di un anno dopo, il 23 ottobre 1934, superò il suo stesso primato raggiungendo la media di 709,209 km/h: il volo, consistente in 4 passaggi sopra Desenzano e durato non più di 15 minuti, si svolse con il medesimo idrovolante, ma questa volta con un motore più potente, un Fiat AS.6 da 3.000 CV.

Per i suoi primati del 1933 e del 1934, Agello fu promosso Sottotenente e gli venne conferita la Medaglia d’Oro al Valor Aeronautico. Nel 1935 fu promosso Tenente e trasferito al Centro Sperimentale di Guidonia. Nel 1936, fu nominato collaudatore dell’ufficio di sorveglianza tecnica e, nel 1938, con il grado di Capitano, divenne Comandante del Reparto Alta Velocità, che collocò in posizione “quadro” nel 1940 a causa dell’avvicinarsi della guerra.

In seguito, Agello fu trasferito all’aeroporto di Milano Malpensa come collaudatore. Perse la vita il 26 novembre 1942 in seguito a una collisione in volo, quando il velivolo MC.202 che stava pilotando si scontrò con un caccia dello stesso tipo sull’aeroporto di Milano-Bresso, allora campo di volo della Breda.
Ufficio Generale del capo di SMA.

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